sabato 17 novembre 2012

Pensioni italiane

cito:

Ci siamo il  baratro del sistema si sta avvicinando ed è bene  che iniziamo a pensare positivo .
Siamo  vivi ma soli.
Lo stato Italiano  ostinatamente legato al  carro del' euro non esiste più e non sarà in grado di  rispettare non solo i pagamenti  dei suoi  fornitori  ( come ogni azienda in insolvenza ) ma nemmeno di pagare le pensioni trattenute a chi ha lavorato.
Non  ci voleva molto a capire che la situazione  fosse  ,diciamo pure ,difficile .
Quello che è certo e che ora   la situazione  è apparsa chiara anche alla corte dei conti.
Avete notato come  la stampa del sistema  è stata tenuta  a bada  sulla questione e di certo non se ne parlerà in tv , perche potrebbe essere uno schock per molti .
L’allarme è contenuto in una relazione della Corte dei Conti, secondo cui rappresentano un “fattore critico” le “crescenti forme di precarietà del mercato del lavoro – nei posti e nelle retribuzioni – che incidono sui futuri trattamentipensionistici, soprattutto per le fasce più deboli (dei giovani, delle donne e dei più anziani), con riflessi sull’adeguatezza delle prestazioni e sulla sostenibilità sociale dell’intero sistema”.
 La Corte dei Conti ritiene “indilazionabili misure di risanamento” dei principali Fondi dell’Inps, “nonché di razionalizzazione di quelli ‘minori’. L’esortazione è contenuta nella relazione sul risultato del controllo eseguito sull’istituto di previdenza in cui viene sottolineata la necessità di “sottoporre a riesame il modello della previdenza complementare, la cui eventuale confermata configurazione privata impone misure di rilancio, per incentivare le esigue iscrizioni e di razionalizzazione, per ridurre l’estrema polverizzazione dei Fondi”. E’ necessario un attento monitoraggio dell’impatto della riforma dei pensioni sui conti dell’Inps. E’ quanto afferma la Corte dei Conti nella sua relazione sulla gestione finanziaria dell’istituto nel 2011. In particolare, il documento “segnala l’esigenza di monitorare assiduamente l’incidenza delle riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria sulla spesa pensionistica fino all’entrata a regime del sistema contributivo e di sottoporre a riesame il modello della previdenza 
Mi domando  se 10 anni fa il problema non esisteva e se qualcuno ha pensato a questo problema prima  di scoprire che fosse un problema irrisolvibile .
Non  è certo bello sapere che da vecchio avrò un sistema sanitario allo sfascio e neanche la certezza delle pensioni... magari in una depressione economica sistemica.
Non  posso che rilevare che questa notizia arriva lo stesso giorno in cui dall' alta parte del mondo si fa intendere che a breve l' America del  presidente Barack Obama  perderà la tripla A.
Insomma  il problema del debito pubblico  , il problema della redistribuzione dei redditi, delle pensioni ,dello stato sociale sono  sempre costantemente sotto assedio da parte dei mercati .
C' è da chiedersi ora al crepiscolo di questo mondo storto  ,se i mercati  finanziari considerino comunque  positivamente il fatto che i sistemi di assistenza e previdenza sociale vengano rimossi dai sistemi occidentali e quindi sia auspicabile avere  un mercato competitivo con una valuta forte e milioni di senzatetto e senza reddito  piuttosto  che la situazione di un benessere virtuale  basato sulla svalutazione progressiva del potere di acquisto  dell' euro.
Da ultimo mi domando sino a che punto gli esseri umani possono essere schiavi di logiche distruttive della propia esistenza .
Non sono un economista ma credo di capire che cosi non si va da nessuna parte e si continua a reagire ai problemi e  non si agisce per risolvere i problemi.. 
Una considerazione speriamo che nell' ultimi 4 anni Barack Obama  faccia quello che fece Clinton peche se non  vedo gli Usa alla tripla B fra 3 anni e un europa in ginocchio schiava della indecisione.

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