sabato 17 novembre 2012

l crm del commercialista sul concordato

CITO:

La notizia che commento è la seguente  ed è tratta da un  giornale edito  su web.
La notizia non  riguarda un caso importante nè un caso rilevante a livello nazionale .
Ma proprio per questo motivo  merita la nostra attenzione... è  un caso di crisi  come tanti altri , in una provincia come tante  d' italia  con legali , con idee con , problemi...
Vorrei preliminarmente sottolineare che non ho seguito, ovvimente ,  il caso e quindi posso solo commentare l' articolo di giornale cosi come è  stato scritto e trarre delle considerazioni  di carattere generale da ciò che sta scritto nell' articolo che riporto per un pezzo integralmente  qui di seguito.
"Il tribunale di Belluno ha dato il via libera al concordato preventivo della storica impresa edile bellunese “Bortoluzzi Celeste srl”.
I giudici del tribunale di Belluno (Sergio Trentanovi -presidente- Anna Travia e Federico Montalto) hanno dichiarato ammissibile la procedura preliminare al concordato preventivo della società diretta da Marco Bortoluzzi,
Ora , afferma l' articolo, "i professionisti che seguono l’azienda, gli avvocati Antonio Prade e Paolo Corletto ed il commercialista Giorgio Grosso, presidente di Veneto Sviluppo, avranno due mesi di tempo per convincere i creditori, ed in particolare le banche (Unicredit, Sparkasse, Antonveneta, Popolare di Vicenza, Popolare dell'Alto Adige e Bovio Calderari), ad approvare il piano di concordato presentato dall'azienda. Lo conferma l’avvocato Corletto del foro di Treviso: «Il termine fissato dai giudici è il 22 dicembre».
 "Se il tentativo non andasse in porto, lo spettro del fallimento diverrebbe concreto".
Se invece i creditori dovessero accogliere le proposte contenute nel concordato, azienda e posti di lavoro verrebbero salvati."
Sino a qui il testo dell' articolo adesso il  mio commento .
Leggendo la notizia si intende che e' stato presentato un concordato in continuità interno ovvero  un concordato in continuità che prevede la continuazione della azienda senza nuovi acquirenti, senza nuovi investitori.
In sostanza l'azienda e la società, magari anche con patrimonio netto negativo, vanno avanti nella speranza che le banche e i creditori e le banche accettino il piano proposto .
Scusate  , ma per me , che sono unaddetto ai lavori , questo approccio è  un azzardo .
Premesso  che quando si è disperati l' azzardo è sempre  una scelta possibile  , che tantissime volte io per primo ho percorso anche e solo per guadagnare  tempo( ovvimamente rendendo edotto il cliente )
Ma in condizioni  normali questo approccio non deve essere seguito ,perchè  con le aziende e la gente che ci lavora non si scherza .
Io  credo che il mio lavoro sia difficile e che il caso è sempre un elemento che  può  generare effetti inattesi ma non sono un croupier...  non siamo  al casinò  e che , fatte salve le premesse di cui sopra ,  non è opportuno in situazioni simili ovvero, nel concordato in continuita', agire cosi.
E chiaro a tutti , che , cosi come riferito dalla stampa ,  si puo in questo modo  rischiare di arrivare al fallimento   .
E lecito  giocarsi cosi una azienda ?
E' lecito  che gli azionisti e i creditori della societa distruggano cosi un patrimonio?
Siamo sicuri che  il modo di procedere e  stato corretto ?
Discuteremo di questo.
Mi  spiego meglio  se la mia  unica speranza  e continuare con la mia azienda per ripagare i debiti  devo avere delle buone ragioni per rischiare  cosi l' azienda  senza aver condiviso PRIMA  DELLA PRESENTAZIONE  DELLA  DOMANDA DI CONCORDATO IL  MIO  PIANO CON I  MIEI PRINCIPALI CREDITORI  .

CREDETEMI  SONO STUFO DI RIPETERE  QUESTE COSE AGLI IMPRENDITORI E AI LORO LEGALI I  CHE  ANCORA PENSANO CHE IL  VOTO  DEL CONCORDATO  SIA QUALCOSA DI ESTEMPORANEO...  NON E COSI. !!!!1..

IL  CONCORDATO SI DEVE GUADAGNARE !!!!!
SI PROPRIO COSI .
GUADAGNARSI  IL CONCORDATO E' UN ARTE ..
SCORDATEVI, CHE POTETE OTTENERE IL CONOCORDATO SOLO OFFRENDO UNA PERCENTUALE ALLETTEVOLE AI CREDITORI  COME PENSANO LA MAGGIOR PARTE DEI LEGALI CHE  HO INCONTRATO NEL MIO LAVORO .

PARTIAMO DA UN PRESUPPOSTO LOGICO  SPESSO  DIMENTICATO DAI PIU...
BANALE RICORDARLO  MA  FARE UN CONCORDATO NON E FARE UN ATTO... MA CREARE DAL NULLA UNA PROPOSTA VERA PER SALVARE UNA AZIENDA , PAGARE DEI DEBITI,  E RENDERE FELICI E TRANQUILLI DEI CREDITORI

QUESTA PROPOSTA   NON E' UNA POESIA AL VENTO , UNA LETTERA MORTA , UN ATTO STERILE , MA  UNA  PROPOSTA  VERA, CONCRETA CHE DEVE  ESSERE CONDIVISA....
CERCO DI RICORDARE AI LEGALI , E AGLI IMPRNDITORI , SPESSO SENZA RIUSCIRCI  APPIENO , CHE NON  STIAMO FACENDO UN ATTO , CHE NON E IMPORTANTE  CURARE LE CITAZIONI IN LATINO   , MA CHE   STIAMO  VENDENDO  UNA  IDEA ..A GENTE  CONCRETA CON INTERESSI CONCRETI .. I NOSTRI CREDITORI

 IL CONCETTO E' MOLTO  DIVERSO...MA SPESSO  E'  DIFFICILE FAR COMPRENDERE IL FATTO  CHE FARE UN CONCORDATO BENE E MOLTO DIVERSO CHE FARE UNA DOMANDA DI CONCORDATO...

Occorre  comprendere che anche ' atto deve essere scritto in modo che sia idoneo  a essere compreso dai lettori e  "venduto " ai creditori ...
Purtroppo i legali fanno solo atti... e non sono in grado di usare tecniche  comunicazione  perche non hanno mai avuto modo  di comunicare se  non in tribunale  e questo  e un grosso problema tecnico e  culturale che al  momento  e visibile e palpabile se si ha a che fare  con legali che non accettano  logiche  di lavoro di team .
Pensate  alle dichiarazioni fatte dal legale ....ai giornalisti....

"Se il tentativo non andasse in porto, lo spettro del fallimento diverrebbe concreto. "

MA CHE  TENTATIVO ?  AVVOCATO  NON DEVE PARALARE COSI ALLA STAMPA!
Chiunque legga fra le riche cio che lei afferma percepisce che state sperando nel miracolo e  nell binta dei vostri creditori...

avrebbe   dovuto dire ;
" Sono  convinto che il lavoro fatto è di sicuro gradimneto per i nostri creditori  e non ci saranno problemi "
Ma non basta avere un buon legale....
Per  far passare  un concordato  ci vuole una   comunicazione unica  e positiva  relaizzzata da un advs

E difficile far comprendere che  i concordati  DEVONO ESSERE GIA  DEFINITI A TAVOLINO  PRIMA DI PRESENTARLI. ?
QUARDATE CHE DA 40 ANNI SI FA COSI  IN AMERICA CON IL CHAPTER 11 !!!
Ora leggere  dalle riviste che  si preparano  i concordati in continuità con questa approssimazione  mi lascia sgomento.
Quante volte, e  può, ad  evidenza, non essere il caso della  societa' sopracitata, non si e riflettuuto abbastanza su come fare il concordato . 
Vi do un breviario di domande  a cui  dovreste pensare prima di agire a costruire una domanda di concordato in continuità interna  con i vostri professionisti  .

1. Siamo  sicuri  che non esistono alternative  al concordato preventivo gradite  ai miei creditori  ( domanda indispensabile  perche se faccio un concordato in continuità l' azienda e la mia società sono dei creditori e non è piu mia ... riflettere attentamente )
2. Siamo sicuri che i miei creditori gradiscono  la   soluzione  che proponogo attraverso il concordato in continuità ? Come ho accertato questo ? quali calcoli di convenienza loro possono  fare ? Quale e la varianza attesa dei  miei risultati del piano industriale e che possibilita di realizzazione vi e ? A chi  ha affidato queste valutazioni ?
3. Ho dato il  tempo ai miei creditori  principali  di valutare la  proposta che farò e ho ottenuto da loro  un riscontro preventivo alle mie proposte  ?a chi ho affidato  questo ruolo ?
4. Ho  recepito le proposte di modifica chieste dai miei creditori prinicpali dai quali otterrò sicuramente il voto favorevole e  necessario al  concordato ? Chi ha gestito  gli incontri ?
5. Quali dei mie creditori non la gradiranno affatto la mi proposta e  perche ? Posso cercare di modificare la mia proposta per avere maggiori margini  per il voto ? Cosa  suggerisce il mio capo team ?
6 . Chi ha corretto la domanda di concordato sotto il profilo della comunicazione ?
Ma qualcuno di diverso dal team ha letto la domanda e  ha compreso tutto ? chi l' ha  fatto ? chi l' ha letto si e posto delle  domande  ?Che  domande  ? cosa  MANCA ???

ALTRE 1000  DOVETE  FARVELE ... VOI... 

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